lunedì 31 dicembre 2012

Giro della Diga: Un Bel lungo!




sbarramento diga Cixerri
UTA, DOMENICA 30 DICEMBRE 2012: 

Oggi in programma mezza di allenamento a ritmo gara maratona. Si esce alle 7:30 direzione come sempre " a pera", come viene viene. Temperatura piuttosto fredda, sul ciglio della strada l'erba è piuttosto bianca di una rugiada ben coagulata, segno evidente che alle prime ore del mattino si è scesi appena sotto lo zero o giù di li. Ieri ho avuto poco tempo a disposizione quindi non son passato in sede per organizzare un uscita in gruppo. Decido quindi di percorrere il loro solito circuito ma al contrario, magari li becco. Ed infatti al 6° Km incontro la squadra. Loro sono appena partiti (ore 8:00 come al solito). Quindi dietro front. Si fa il giro della diga. Me ne avevano parlato più volte di questo bel giro. OK lo proviamo. A 7 Km e 700 metri imbocchiamo una strada sterrata, non tanto impegnativa ma qualche pozzanghera da guadare c è, e già li mi diverto (la mia caviglia un po meno). Arriviamo ai piedi della muraglia (lunga piu di un Km e 600 metri) della Diga Cixerri.

Lago Cixerri. Sullo fondo il Castello del Conte Ugolino
 Poco a valle di Siliqua lo sbarramento di una diga ha creato un bacino per la regolamentazione delle acque e l'approvvigionamento per usi agricoli, civili e industriali. In seguito ad importanti e complessi lavori di bonifica le acque di questo fiume si versano direttamente nello stagno di Cagliari. Salitona di 200 metri per raggiungere le spiagge del lago, si supera un piccolo boschetto di pini e li lo spettacolo è mozzafiato. Il sole che illumina il bacino d'acqua è uno spettacolo fantastico. Si prosegue per alcune centinaia di metri a fianco alle spiaggette per poi abbandonarle per imboccare una stradina campestre ricca di saliscendi dove si corre su un fondo misto di terra, erba, fango, guadi, insomma una figata pazzesca e tutto questo per 2 Km. Si raggiunge poi un varco che porta ad una strada sterrata ma con fondo più regolare che affianca i binari della ferrovia linea Cagliari-Iglesias/Carbonia.
tratto del circuito
 Tratto ferroviario ancora da Far West: non elettrificata, locomotori quindi ancora Diesel ed un solo binario. Abbandoniamo la ferrovia al Km 16 per po riprenderla al 18° aggirando un'azienda agricola. Altri 2 Km e la strada ci riporta al bivio della strada che abbiamo preso al 7° Km. Ormai sono al 20° e mancano circa 2 Km ad arrivare a casa. Saluto la ciurma e imbocco via is prunixeddas con la caviglia destra a pezzi.....ma quanto ci siamo divertiti! Bilancio positivo: Nuovo giro bello ed impegnativo, 22 Km in cascina, ottimi in vista di Roma e caviglia che, nonostante li fastidioso dolore, tutto sommato mi ha dato meno problemi dl previsto visto il tratto percorso. Buone corse a tutti.

Tracciato Garmin quì



Ferrovia


Lago Cixerri








venerdì 21 dicembre 2012

La fine del Mondo

Oggi è la fine del mondo

Oggi mi son svegliato presto perché anche alla fine del mondo devo correre. 
Correre quando sorge il sole, con la pioggia, il vento o con la neve e il gelo è la fine del mondo.
È la fine del mondo arrivare al casa stanchi ma felici quando moglie e bimbi ancora dormono. Per loro è la fine del mondo svegliarsi col rumore dello scrosciare della doccia,  sapere che il papà ha tutta la giornata da dedicare a loro.  

Dai ragazzi si esce tutti a fare una gita, passare la mattina al parco correre giocare a calcio, mangiare all’aperto. 

Oggi si può fare. È la fine del mondo.

Oggi voglio passare il pomeriggio con un amico. Fargli i complimenti per le scarpe nuove o per la bella prestazione in bici. Una gara, un pettorale tanta adrenalina,  gioire per lui, perché anche per lui è la fine del mondo.

sabato 15 dicembre 2012

Motorola Motoactv

Motorola Motoactv
 L'uscita di ieri - una sanissima seduta di 10 km corsa lenta lenta - mi ha consentito di perdere tempo a scattare foto al mio simpatico orologio GPS, che in molti non conoscono, in quanto attratti unicamente dalle sirene degli ottimi Garmin o dal Nike Sportwatch.
Si tratta del Motorola Motoactv, un dispositivo versatile che punta ad unire, in un unico oggetto, le funzionalità proposte dai singoli dispositivi di tutta la concorrenza: tracciamento prestazioni sportive all'aperto, al chiuso, lettore MP3, cardiofrequenzimetro, terminale per notifiche da cellulare.
 

giovedì 13 dicembre 2012

Correre sulla neve e ghiaccio


In questi giorni di prime gelate e nevicate mi sono posto il problema di acquistare delle scarpe più idonee per potermi comunque allenare in condizioni di aderenza precaria. Preciso che vivo nella periferia di Milano e non in Svizzera. Con le mie Mizuno mi trovo benissimo però non posso pretendere di andare in modalità troppo push con ghiaccio o con un leggero strato di neve. Vorrei quindi acquistare un paio di scarpe un pò più adatte e sicure per queste giornate con temperatura media sotto lo zero. Dalle ricerche che ho fatto in rete sembra che le scarpe per il trail sono le più adatte. Non voglio assolutamente spendere un capitale per delle scarpe che userò al max 10 o 20 volte all'anno. Al Decathlon vendono le Kapteren 50 alla modica cifra di 24 euro. Qualcuno abituato ai trail o ad allenamenti su percorsi di scarsa aderenza può darmi dei consigli?

Grazie!

mercoledì 12 dicembre 2012

Maratona .... come ?

Come correre una maratona ? Una domanda che tutti noi ci siamo chiesti, una volta convinti di fare il "grande passo".  Vorrei sfatare un mito , correre una maratona non è un atto eroico. Tutti lo possiamo fare. Basta vedere uno di quei siti che pubblicano gli arrivi di una maratona e guardare chi taglia il traguardo, non solo nelle retrovie, ma anche più avanti,  e vi renderete conto che anche voi ce la potete fare.
Tutto stà nel nel come . Correre una maratona al passo sbagliato potrebbe significare non finirla o arrivare in condizioni pietose.
Roberto Albanesi
Sul come prepararsi ai 42km , troverete in rete, migliaia di  sette adepte al culto della tabella miracolosa ... podisti satanici , runners di dio, american style , italian run it better o albania uber alles.

martedì 11 dicembre 2012

L'adrenalina da incoraggiamento


Ero un pò restìo a condividere questa mia esperienza ma ho cambiato idea. Chi ha partecipato alle gare di corsa, sopratutto di lunga distanza, ha avuto modo di apprezzare la solidarietà ed il sostegno psicologico che c'è tra la maggior parte dei partecipanti di livello amatoriale. Quello che però mi è successo nella maratona di Venezia mi ha fatto capire che il sostegno del pubblico può essere in alcuni casi determinante. Ero al 40mo km circa. La gara era stata massacrante sin dall'inizio a causa delle terribili condizioni meteo. In quel momento mi accingevo a percorrere il ponte galleggiante che consente di attraversare il Canal Grande. C'è una sorta di gradino abbastanza alto per salire su questo ponte. Io e gli altri atleti accanto a me facciamo una fatica terribile. Quel gradino sembra una montagna. Cos'è? La fatica? Non proprio. Avevo i muscoli semicongelati e l'aver percorso il ponte della libertà a ritmi molto lenti con il vento forte e freddo, mi aveva praticamente fatto diventare le gambe dure come il cemento armato.

alla ricerca del proprio limite.

Il ritmo lento dei miei passi è scandito dalla canzoncina scema che non ne vuole sapere di staccarsi dalla mia mente: "un' oca andò a ber (passo) un' oca andò a ber (passo) andò a ber (passo) alla fonte del re (passo) ..." Sono lenta, molto lenta, ma mi sono allenata tanto per essere qui. Ormai riesco a fare solo una decina di passi e poi devo di nuovo fare una pausa. Non ho il respiro troppo affannoso e i muscoli non mi fanno male ma più di così non ce la faccio. L'ultimo tratto è solo in leggera salita, i tratti ripidi, quasi verticali, sono ormai alle mie spalle ma sono già alcune ore che vado ed ho bisogno di riposare...ma non qui.

Scuola Calcio


Oggi in programma? 
Boh! facciamo così: visto che ieri l’altro l'AVIS mi  ha salassato 450 cc di sangue a favore di chi ne ha più bisogno e ho fatto di tutto per recuperarlo abusando di Cannonau e porcetto, decido di non strapazzarmi ulteriormente e recuperare gamba e fiato con un rilassante fondo lento su tartan.
Destinazione Stadio comunale.
Non ho bisogno di riferimenti precisi come faccio di solito in pista. Vado in 6° corsia, senso opposto per poi ri-invertire la marcia al 6° km.
Giro su giro, come sempre, ho la mentre altrove. No mi preoccupa il crono, il passo i battiti. Scarico, solo dolce e rilassante scarico. In campo vedo i bambini della scuola calcio che si divertono un mondo ad inseguire quella palla.

lunedì 10 dicembre 2012

Quanto costa correre!

Per una volta non parlo del costo come fatica, fisica e/o mentale, ma del "vile" costo economico.
All'inizio sei portato a pensare che la corsa sia uno sport tra i più economici: non hai bisogno di attrezzatura (illuso!), bastano un paio di scarpette, una maglia e un paio di pantaloncini, puoi correre quando vuoi e soprattutto dove vuoi senza necessariamente spostarti per km (ancora illuso!). Poi col tempo si consuma il dramma :)

Così come ho fatto tempo fa per la fotografia ho cercato di fare rapidamente mente locale su tutti gli oggetti legati alla corsa ...cacchio quanti sono! e qui l'ingegnere che è in me, o meglio la mia natura ingegneristica, si è potuta scatenare: apro il file Excel con tutti gli allenamenti, i grafici, le andature, i tipi di allenamento, le formule etc. etc. etc., aggiungo il foglio Spese e con buon metodo comincio a catalogare tutto:

sabato 8 dicembre 2012

Io e il premio :D

Eeeeeccomi!!
Dopo il fantastico racconto di Lello mi sembrava doveroso mostrarvi le prove! Il premio tanto sudato ( sia prima che dopo la gara), è finalmente fra le mie mani!!! :D
Si tratta di un oggetto in terra cotta (?) sapientemente dipinto da un'artigiana di Uta. Ha un buchino quindi suppongo si debba appendere, verrà fatto al più presto. Come portachiavi andrà benissimo! Per la foto ho indossato pure la maglia della società...ma non ho inquadrato il logo! sono la solita...ah, scusate per la faccia ma provengo da un venerdì sera piuttosto alcolico e poco da atleta! sono completamente sfatta! XD

venerdì 7 dicembre 2012

Di che categoria siete?

Questa tabella ideata da Albanesi e che si trova sul suo sito e nel libro sulla corsa, intende aiutare i runners a meglio comprendere e confrontare il proprio livello. Ovviamente le primissime categorie riguardano gli atleti olimpici ed i professionisti in genere. Questa tabella mi ha anche aiutato a capire i miglioramenti in termini di tempo. Ad esempio nella mezza maratona ho impiegato circa due anni per scendere da 2h13' a 1h33'.

Categoria500010000MezzaMaratona
112'57"27'1h00'40"2h07'40"
213'49"29'1h05'2h17'
315'21"32'1h11'40"2h31'10"
416'18"34'1h16'2h40'20"
517'16"36'1h20'30"2h50'
618'14"38'1h25'3h
719'11"40'1h29'30"3h09'
821'35"45'1h40'40"3h34'
923'59"50'1h52'3h55'
1028'47"1 h2h14'30"4h43'


Endomondo Premium

Qualcuno ha provato la versione Premium? nel caso che opinione vi siete fatti? sarei tentato di vedere com'è per un mese (2.30€) e nel caso proseguire, ma vorrei capire meglio i plus che si avrebbero.

giovedì 6 dicembre 2012

La consegna del premio


E come spesso accade la “figura da cioccolataio” è sempre dietro l’angolo e Lello, si sa, non si smentisce mai. Sono gli angoli che mi fregano.
Appuntamento con Valeria per consegnargli il sudatissimo premio di vicecampionessa regionale categoria TF di Mezza Maratona vinto in quel di Uta, dove la neo nata “Brancaleone Running Armada” si è difesa con le unghie e con i denti con la mia modestissima prestazione, quella del nostro “straniero” Felix, e soprattutto il primo “supermegatrofeo” appunto di Valeria (prego Valeria: foto con trofeo e subito post sul blog. Thanks!). Purtroppo Valeria scappa subito dopo la gara, forse inconsapevole dell’ottimo piazzamento, e non ritira il premio. Fortunatamente mi accorgo dell’inghippo e, con i miei potenti mezzi e conoscenze influenti (il “Superpresidente dell’Uta2000 Patrizio), recupero il premio e lo tengo in casa in attesa di consegnarlo al suo legittimo proprietario.

"L’arte di correre" di Haruki Murakami


E' un libro molto introspettivo che ha suscitato in me alcune riflessioni, perchè noi runners abbiamo tante cose in comune ed esperienze da condividere.
Come Murakami, tutti abbiamo iniziato a correre un pò per caso e curiosità. Altre motivazioni potrebbero essere la possibilità di praticare uno sport ovunque ci troviamo e sopratutto fare qualcosa per preservare il proprio stato di salute senza necessariamente spendere migliaia di euro in palestre e centri benessere.

Monopoli mezza maratona

Nel cercare in internet maggiori notizie in riferimento alla mezza di domenica prossima, dalla quale spero di uscirne vivo, mi sono imbattuto in questo post tratto dal sito www.runningzen.net, che ho trovato interessante, ve lo propongo così com'è senza aggiungere o togliere nulla. (il tutto fa sempre parte delle prove generali del blog).

Mezza di Monopoli e Polignano … pensando “all’arte di correre”
Cari amici runner era da tanto che non correvo una Mezza Maratona per me stesso, e soprattutto che non correvo nel mio paese Polignano a Mare… oggi ho avuto il piacere di fare le due cose insieme, correre la Mezza su un percorso che congiunge Monopoli a Polignano … Infatti, mi sembrava strano, già al ritiro pettorale incontravo podisti che mi chiedevano “ma oggi niente palloncini”, riferendosi al servizio pace maker che molte domeniche abbiamo organizzato con gli amici pace maker runningzen. Sorridendo, gli rispondevo , “oggi corro per me stesso, è la mia gara “. Però ero convinto che molti si sarebbero aggregati al nostro gruppo di amici pace, infatti rimane sempre quel “marchio pace maker” dientro la nostra schiena, è come se i podisti si affidano a noi a prescindere dal servizio pace organizzato.

Ho vissuto una piacevole attesa pre gara, non mi capita da tanto, incontrare amici, salutarli con calma senza fretta organizzativa, fermarmi a fare pubbliche relazioni , promuovere nuovi progetti in programma per il 2012 e via dicendo. La gara è alla seconda edizione, è una novità piacevole che va man mano migliorando , oggi erano presenti oltre 800 persone. La giornata si è presentata bellissima, sole e senza vento , ideale per godersi i due paesi, e il mare che li congiunge. La partenza era prevista per le 9.00 , ma per motivi organizzativi è stato dato lo start alle 9.20. In attesa con il mio amico Paky e altri amici, stemperavamo la tensione (quasi nulla) scherzando. Personalmente venivo da due giorni fuori dalla puglia, a Modena per gli auguri di Natale e con al seguito una corsa/escursione di circa 2ore con gli amici e collaboratori di Ovunque Running (Massimo, Alessandro, Lolo, Matteo ), quindi avevo la stanchezza nelle gambe. Inoltre, l’intestino in questo periodo è un pò infiammato e non sto avendo buone sensazioni soprattutto nelle fasi di recupero e riposo post allenamenti. Quindi oggi non sapevo come sarebbe stata la gara, anche se sapevo che potevo correre sotto 1h30 tranquillamente. Cos’ì è stato , dalle prime falcate ci siamo aggregati diversi amici, Paky, Giuseppe, Michele , Nico, Giuseppe e un altro gruppo, e abbiamo impostato un ritmo leggermente più veloce di 4’15 al km… I primi km erano nella città storica di Monopoli con alcuni tratti che costeggiavano il mare, poi ci siamo recati verso Polignano, ove si continuava su un percorso via mare bellissimo e molto rilassante. A differenza della parte di Polignano , a Monopoli il mare è a livello della strada, non ci sono molte scogliere a strapiombo, almeno per diversi km di costa, ma comunque è bello correre. Il percorso come ovvio che sia , non presentava grandi difficoltà, era abbastanza pianeggiante e regolare, qualche piccolo falsopiano, ma poco influente. Il controllo ai primi km era regolare a un ritmo prossimo a 4’13 – 4’12 al km , siamo usciti da Monopoli intorno al 4km circa per avviarci verso la complanare di Polignano, ove mi alleno sempre ed ho macinato tanti km in questi anni di podismo.. quindi per me era famigliare il percorso. Il sole ci riscaldava piacevolmente, infatti si correva benissimo con canotta e pantaloncini , gli amici erano sempre con me e scherzavamo con tutti i podisti al seguito. Le gambe nonostante erano affaticate muscolarmente, avevo la sensazione di poter mantenere un bel ritmo, anche se l’incognita intestino era rilevante e mi preoccupava… Arrivati a Polignano intorno al 9°km ho iniziato ad aumentare il ritmo, sentivo le gambe che andavano, portavo un ritmo prossimo a 4’05 al km, poi ai rifornimento era un piacere trovare i miei amici di corsa che stavano dando una mano all’organizzazione. Quando ci siamo avviati sulla passerella via mare , una distesa di blu si è aperta dinnanzi ai nostri occhi, un mare splendido, calmo e accogliente, una scogliera mozzafiato, bella Polignano. Ho continuato a correre e aumentare il ritmo, stavo recuperando posizioni, ma quando aumento, sò che l’intestino va in affaticamento ulteriore nel momento che non è la top. Allora , prima di uscire da Polignano intorno al 13°km ho iniziato a percepire tensione e sono stato costretto a fermarmi ai “box” perdendo ben 45″ circa (5’05 per fare il 14°km) , subito dopo al 15°km altro stop più lungo perdendo altri 1’30 (5’35 per fare il km) per un totale di oltre 2’15 sulla tabella di marcia… E’ stato allora che mi è venuto in mente “L’arte di correre “ romanzo di Murakami (che vi consiglio), scrittore maratoneta e sportivo al 100%, che sto leggendo in questi giorni, e che ho letto per ben la metà nel solo viaggio per Modena di venerdì e sabato. Lui ha una visione della corsa più soft ed introspettiva, utilizzandola come mezzo per starbene allendosi tutti i giorni percorrendo da 10-14km sempre, e allungando la distanza quando ha la Maratona. Coincidenza vuole che il 2005 lui era a New York alla Maratona, come me, leggendo il libro ho notato che abbiamo molte cose in comune. Allora, in questi km per me difficili in gara, ove avevo perso tempo, ho iniziato a spostare l’attenzione sul momento presente, sul cercare risposte interiori a prescindere dalla gara che stavo correndo. Immaginavo, pensavo, riflettevo su questo momento della mia vita, ho trasferito la mia concentrazione su altri aspetti, tanto ormai la gara era finita. Al tempo stesso come Murakami afferma “ogni gara è una sfida con te stesso, non c’è avversario che noi sia il TUO IO da sconfiggere”… E cos’ì è stato, dal 15°km in poi ho ripreso tutti coloro che erano dientro di me prima delle fermate ai box, ed ho corso rilassato e in uno stato meditativo, pensando al libro “l’arte di correre”, gli ultimi 6km a un ritmo prossimo di 4’00/4’05 al km terminando la gara sorridendo in 1h29’00 ! Non mi interessava che mi ero fermato ai box, che probabilmente , anzi sicuramente, avrei corso in 1h26 la gara, ero sereno e felice di aver vissuto la corsa diveramente, come una metafora della Vita . Ci possono essere momenti che cadrai, ti fermerai, farai fatica, ma l’importante è rialzarti e continuare a correre contro te stesso e sei sicuro che vincerai! Con questa gara, sicuramente ho terminato le gare del 2011 , adesso basta a gareggiare, ci tuffiamo completamente nella preparazione, allenandoci al meglio e organizzando il 2012 di impegni. Un sacco di complimenti all’organizzazione, sia di Monopoli e sia dei miei amici di Polignano, tutto è andato bene, in futuro questa gara migliorerà molto , il percorso è bellissimo! Buona corsa a tutti !

mercoledì 5 dicembre 2012

corsa post pranzo natalizio

http://www.rondaghibellina-trail.com/default.asp   CORRIDORI!!! A chi può interessare? Io l'ho trovata e ve la giro. Di certo non è per me. :-)

La fainè

Dato che tra mezzora gioca la Juve e sono in ansia pre-partita, provo a distrarmi parlandovi di un gustoso piatto della tradizione popolare sassarese, anzi genovese, anzi livornese.
Vabbè, diciamo che è piuttosto multiculturale, che in epoca post-global lo rende anche di tendenza.
Narra la leggenda che una manica di sfigati navigatori genovesi, di ritorno da qualche inutile viaggio, trasportasse un prezioso carico di farina di ceci. Al culmine del viaggio, con i viveri che scarseggiavano, furono sorpresi da una tremenda tempesta che rovescio l'intero carico sul ponte della nave.
Fu allora che avvenne la magia: passato il temporale la farina di ceci, mista all'acqua marina, si asciugo al sole, regalando ai marinai la gustosa pietanza.
Il dominio genovese sul Mediterraneo fece sì che la pietanza, riproposta dai marinai sfigati una volta sbarcati, venisse successivamente esportata un pò ovunque.
La fainè una volta cotta
Tutt'oggi sopravvive a Genova con il nome di farinata, a Livorno con il nome di cecina e a Sassari con il nome di fainè. L'unica differenza fra le tre è il consumo: moderato nelle prime due città, sconsiderato, enorme e spropositato in Sassari.

martedì 4 dicembre 2012

Collinare.....e scollinare!


Sveglia alle 7:00. Indeciso se fare un lungo, se così si può dire, da 18 Km in pianura su asfalto o un collinare un po’ più corto su sterrato. Decido di fare entrambe le cose 18 K  collinare su sterrato. Già avevo una mezza parola col “Superpresidente” Patrizio per fare un’uscita in gruppo. Appuntamento alle 8:00 chiesetta campestre di S. Lucia. Mi presento alle 8:05 convinto di non trovare nessuno per il ritardo invece sono praticamente il primo. Siamo una decina di atleti e atlete dell’Uta2000. Non conosco tutti. Oltre Patrizio ed alcuni nostri iscritti di Cagliari, presenti i “sempreverdi” Ezio, Marco e Ringhio. Con noi anche il simpatico meticcio nero che Marco porta spesso durante le uscite in campagna.  Si parte alle 8:15, strada provinciale n° 1 direzione Santadi. Il cielo nuvolo ci accompagnerà per tutto l’allenamento, temperatura di circa 10°.  A cornice lo splendido paesaggio dell’oasi WWF.

lunedì 3 dicembre 2012

Scarpe "invernali"

Tenendo presente che non corro su terreni difficili, ma al massimo su un'argine con qualche pozzanghera e fanghiglia, sono comunque di equilibrio instabile, ed ho una certa fifa anche solo se c'è un po' d'acqua.

L'inverno scorso, quando c'è stato il "freddone" mi limitavo ancora alla cammminata veloce, quindi rallentavo come mi pareva.
Quest'anno aspetto la neve, che verrà presto ne sono sicura, per provare a corricchiarci dentro, magari nelle ore calde per evitare il ghiaccio (o troppo ghiaccio).
BISCOTTI NATALIZI AL MIELE:
Ingredienti:

  • 400 g. di farina
  • 200 g. di burro
  • 200 g. di zucchero di canna
  • 2 tuorli
  • 2 cucchiai di miele
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale

Sono ferma da una settimana...dall'ultima volta che ho corso ho dolore. Inutile dire che c'ho un giramento di balle che non me lo porto dietro. Gamba sinistra bicipite femorale, all'altezza del ginocchio, la parte esterna. Potrebbe essere sciatica, perchè il dolore durante l'ultima corsa è iniziato lungo tutta la coscia dietro partendo appunto dal gluteo ma io non c'ho badato e ho proseguito, era tollerabile. Il giorno dopo non camminavo. Adesso meglio, ma non ci siamo ancora...c'è, lo sento. Vorrei riprovare a correre, ma ho paura, se mi streccio in avanti tendo a piegare il ginocchio per difesa perchè c'è risentimento. Avete qualche suggerimento? Non so se dare la colpa al muscolo oppure se sono tendini o legamenti. PS: Ho una richiesta x una visita ortopedica ...

domenica 2 dicembre 2012

Guitar Hero III - La playlist

Quest'oggi, come preannunciato, ho corso il primo lungo della mia strada verso Roma. Per carità, tanto lungo non era - soli 19 km - ma la fatica si è fatta sentire ugualmente: Nuoro non è certo un paesone pianeggiante ed alcune parti sono piuttosto dure da affrontare. Io però, per complicarla un pò, ho deciso di farla a stomaco vuoto, con il ricordo dell'ultima fetta di panettone mangiata la sera prima, per festeggiare il terzo gol della Juve sul Toro.
In questa situazione di grande sconforto ho però deciso di lasciarmi andare al doping, così ho predisposto una playlist che amo particolarmente, come molti amanti dei videogiochi.
Videogiochi? Certo! Ultimamente va di moda cantare, ballare e suonare per finta davanti a una TV, agitandosi come degli ossessi. Tra i tanti giochi però, ce n'è uno in particolare che ha portato in molte case una salutare dose di buon vecchio rock: Guitar Hero!!!

Saucony Ride 5

Soddisfatto dalla Ride 4 con cui ho corso la scorsa maratona di Torino vediamo quali sono le caratteristiche delle Ride 5 mia futura scarpa A prima vista sembra una scarpa dal look tradizionale, ma il suo design nasconde una serie di aggiornamenti che la rendono più reattiva e leggera. La calzatura ideale per runners neutri, da allenamento e gara su qualsiasi distanza e ritmo che garantisce molta reattività, stabilità, ammortizzamento e un comfort sopra la media.

Quiche scema

La torta scema è una torta salata , che si mangia a Sarzana. Piatto semplicissimo fatto con riso sale e pan grattato. La quiche è una via di mezzo tra torta salata e frittata. La quiche scema me la sono inventata stasera. Semplice e veloce . Faccio bollire 2 etti di riso per una mezzora sino a che diventa scotto.

sabato 1 dicembre 2012

E cominciamo a macinare

Io ci provo, poi a fine marzo sapremo se ci son riuscito. Nel frattempo ho già programmato il primo lungo. 19 km a spasso per Nuoro...

domenica 18 novembre 2012

Turin Marathon

Ebbene si domenica 18 la mia prima volta ..... in maratona si intende! Dopo aver dato buca alla maratona di Locarno io e Oswo decidiamo di domare Torino .Alle 6.45 si parte rigorosamente con della sana musica a bordo! A metà strada sorge il dubbio di essere partiti tardi , come due veri punk senza cresta per ovvi motivi,non sappiamo a che ora partirà la gara..... bene!!! No problem alle 8 abbiamo già parcheggiato !! Ci avviamo subito al ritiro pettorali nella splendida location di piazza castello nel cuore di Torino. Tranquilli si parte alle 9.30.Prima di cambiarci incontriamo due locals Paolo e Gianni amici di Endomondo e si sparano tempi e caxxate.Anche per Paolo mi sembra sia la prima volta....