Si, primo
giorno di scuola, emozioni, timori, aspettative, sensazioni, tutto o
quasi, come quando da piccoli esseri umani, ci si apprestava ad
affrontare qualcosa di cui sia ha poca contezza, ed inevitabilmente
si ha un comprensibile timore. Questo è quello che di sovente mi
accade, quando, mio malgrado, o più o meno consapevolmente, devo
confrontarmi con qualcosa di nuovo, di cui conosco poco o nulla, di
cui magari ho sentito tanto parlare ma della quale non ho compreso
sino in fondo il significato, nulla di più comune del così detto
timore dell'ignoto. Primo giorno di scuola, primo amore, primo
viaggio da solo, primo lavoro, primo giorno di servizio militare,
primo giorno assieme a tua moglie, primo figlio, prima maratona,
prima gara di trail, sempre lo stesso copione, la mente che vaga,
mille pensieri, mille sensazioni, mille paure.
Treil,
chi era costui? (cit.), cosa avrà di così esaltante, e sarà
davvero così emozionante, mi son chiesto sin da quando, stuzzicato
dagli amici Oswo, Bra, Ale, ho deciso di confrontarmi con questo
sconosciuto?
Gravina
di Puglia, 9 giugno 2013, 2° trail 5 querce. “Sui
sentieri variopinti del bosco
“Difesa Grande”,
che vanta la presenza di 5 varietà di querce (cerro, farneto,
fragno, leccio, roverella), si corrono 19 km........”, questo,
l'esaltante incipit del volantino propagandistico dell'evento,
“questa non te la puoi perdere, altrimenti di cancello dalle
amicizie” perentorio il buon Oswo, quando me la propose,
ok deciso ci provo, sperimentiamo questo
trail, a due passi da casa, occasione imperdibile.
I
giorni passano, bitume, ancora bitume, e poi ancora bitume, non
sfioro neanche, terra, sassi, erba, nulla di tutto ciò, solo
catrame, allenamenti, gare, sempre e solo catrame. Ultima settimana,
martedì ripetute, giovedì tempo run, venerdì scarico, sempre e
testardamente asfalto, niente altro, mi viene un dubbio, ma forse sto
facendo una sciocchezza, non ho la minima preparazione per affrontare
tutto ciò, forse avrei dovuto almeno provare qualche chilometro
fuori strada, troppo tardi, ormai è fatta non si può tornare
indietro, affronta questo sconosciuto e poche storie.
Domenica,
sveglia alle 6,00, solito rito, colazione, incontro gli amici,
partenza, 40 minuti di strada, nulla di esaltante. Siamo a Gravina,
evento molto ben segnalato, ottimo inizio mi dico, pochi minuti e
siamo arrivati al punto di ritrovo, stop forzato, siamo in una valle,
oltre questo limite auto bandite, si prosegue a piedi o con la
navetta.
Alzo lo sguardo, meraviglia....... siamo circondati dai
campi di grano, un mare color oro interrotto di tanto in tanto dal
rosso vermiglio dei papaveri, a fare da cornice, le colline,
maestose, variopinte, dalle curve sinuose, mozzafiato...........sullo
sfondo quella più alta, quasi completamente ricoperta dal bosco,
imponente, rigoglioso, mille sfumature di verde che ne esaltano la
bellezza, uno spettacolo incredibile, è da stolti, avere a due passi
tutto ciò, senza rendersene conto. Ok ok, ora puoi richiudere la
bocca, riattivare il cervello, ed avviarti a fare quello per il quale
sei venuto.
Dopo
le inevitabili foto di rito, zaino in spalla ci avviamo verso la
navetta che ci accompagnerà per un paio di chilometri fino alla zona
di partenza, c'è ancora poca gente, siamo stati tra i primi ad
arrivare, un saluto e qualche scambio di battuta mentre, continuo a
godermi il panorama, siamo arrivati, si scende. Nella zona di
partenza i gonfiabili sono già a loro posto, ben segnalati i punti
riservati al ritiro pettorali e pacchi gara, facciamo un giro mentre
aspettiamo che arrivi il responsabile della squadra e che ritireri i
pettorali per tutti, mi guardo intorno, tanti visi già noti,
microscopico il mondo della corsa, tante espressioni, tante smorfie,
tante risate, tanti dialetti, tante cadenze, tanti gesti, bello e
variegato questo microcosmo, meraviglioso........... resterei ore ad
osservare tutto ciò, ma non si può, sono qui per un altro motivo,
questo sconosciuto, ricordi?
Bene,
Mario chiama il responsabile, sono appena arrivati, ci muoviamo per
raggiungerli, faccio appena in tempo a scorgere l'amica di Bra,
Alessandra, un fugace saluto e ci si rivede sulla linea di partenza.
Pettorale ritirato, ho il numero 9, in genere in numeri bassi si
riservano ai favoriti, non in questo caso, hanno rigorosamente
rispettato l'ordine alfabetico per squadra. Andiamo nella zona
deposito borse, rapido cambio di abbigliamento, molto leggero fa
molto caldo oggi, lascio lo zaino, tutto fila liscio, organizzazione
eccellente fino ad ora, meglio così. Cominciamo a riscaldarci, non
manca molto alla partenza, quest'ultima prevista per le nove, non ci
allontaniamo molto, ultimo cambio di “olio”, rigorosamente nel
bosco, infrattato tra gli alberi, tra i rovi e gli insetti, che
soddisfazione, e quando mi ricapita. Ci siamo, solito assembramento
nei pressi della linea di partenza, “indietro, indietroooo”
urlano i giudici di gara, consueto rituale, gomito a gomito, tanti
odori più o meno gradevoli, io come sempre circondato da maschioni
irsuti e panzuti, mai che mi capiti di essere circondato da splendide
amazzoni e valchirie, fa niente, ultimo in bocca a lupo ad
Alessandra, lei si circondata da splendidi esemplari di maschio, come
dargli torto è una gran bella ragazza. Sparo, si parte, pochi metri
di bitume e si taglia per il bosco, si procede abbastanza tranquilli,
siamo in tanti ed i sentieri sono molto stretti e nessuno ha voglia
di farsi male, sono molto concentrato, guardo spesso il terreno,
sassi, zolle, solchi sono lì in agguato pronti a punirti se gli
ignori, il bosco si infittisce mentre aumenta vertiginosamente la
discesa.... tranquillo Glu, tranquillo siamo solo all'inizio, mi
sento molto bene, i timori iniziali sono scomparsi, ci provo gusto,
l'adrenalina comincia a scorrere nelle vene, sono gasatissimo, adoro
farmi sfiorare dai rami degli alberi, sono letteralmente inghiottito
dal bosco, uno dopo l'altro infilo i più lenti, mi sto divertendo
tantissimo, all'improvviso mi si para davanti una discesa molto
ripida e sconnessa, nulla mi spaventa più, saltello che sembro uno
stambecco, ricordo ancora il video postato su G+ delle tecniche di
discesa, mi è stato utilissimo, decollo letteralmente, calma Glu la
strada è ancora lunga, ed i tratti più duri non si sono ancora
palesati. Siamo al 5 km primo ristoro, agguanto un bicchiere d'acqua,
ho intenzione di bere tanto, non voglio rischiare di disidratarmi, fa
davvero caldo. Incominciano le salite, cavolo che pendenze, accorcio
il passo, innesto le ridotte e proseguo tranquillo, si esce dalla
boscaglia, il sole scotta, mi si ripresenta lo splendido panorama
osservato prima a valle,
questa volta molto più vicino però, è
stupendo, me lo godo fino in fondo, mi verrebbe voglia di fermarmi ad
osservarlo, ma non si può, questo sconosciuto ricordi? Tutto chiaro,
torno a concentrarmi, incontro un amico in evidente difficoltà su
questo percorso, “come va?” gli chiedo “male” mi risponde
“non sono preparato per queste gare”, lo saluto e lo supero, ne
incontro un altro, stesso copione, “sono a pezzi, mi sono appena
ripreso da un infortunio”, ciao amico mio ci si rivede dopo. I
sali-scendi fanno male, in alcuni tratti ti costringono a camminare
per quanto sono ripidi, però sto bene, non mi sembra vero, eppure
non mi sono mai allenato per questi percorsi, sempre e solo bitume.
Secondo ristoro, siamo al decimo km, la fatica comincia a farsi
sentire, stringo i denti e vado avanti, altro amico, film già visto,
su bitume mi da almeno un paio di minuti, impietosamente lo lascio
lì, piccola soddisfazione, si prosegue nella boscaglia, si, un po'
di fresco ci vuole, incappo in un compagno di squadra, MM60 non lo
conosco bene, ma gli faccio compagnia, e si scambiano quattro
chiacchiere, è appassionato di trail ha da qualche mese fatto una
eco-maratona in Abruzzo, mi da qualche consiglio e mi dice di andare,
si accorge che mi sta rallentando. Terzo ed ultimo ristoro, incrocio
una runner, molto forte e bella, era ora, si lagna perché per errore
ha bevuto sali invece che acqua, “orribili” mi dice, mi spiace ma
non ho più acqua con me da poterle dare, affrontiamo insieme una
passerella che supera un piccolo ruscello, siamo circondanti da
splendide querce secolari, all'unisono esclamiamo, ma “siamo
davvero in Puglia?”, uno scorcio stupendo, lei si pianta un po' io
vado per la mia strada, ohi ohi e questa mega salitona da dove sbuca?
Faccio appena in tempo a distribuire cinque con la mano qua e la ad
un gruppo di piccoli scout, felicissimi e festosissimi, fantastico
vederli sorridenti e gioiosi. La salitona è molto dura, raggiungo un
altro amico, anche lui in difficoltà, molto bravo, su bitume mi fa
vedere la polvere 6/7 minuti almeno, ma oggi è un'altra storia.
Percorriamo insieme gli ultimi km facendoci coraggio a vicenda,
ultimo km ci siamo ancora un po' di fatica, e questo sconosciuto non
avrà più segreti per me, 200 metri all'arrivo, l'amico Emilio mi
sprona, “vai dai ne hai ancora, vaiiii” mi fa passare, troppo
gentile, ne sono certo mi avrebbe lasciato sul posto, è stato troppo
gentile, taglio i traguardo, sento il bip del cronometro, è fatta è
fattaaaaaa, sono commosso, ricaccio indietro la lacrimuccia, son
felicissimo, anche questa volta è andata, questo sconosciuto,
carissimo compagno ora, forse lo è sempre stato senza
saperlo.........
Freddi numeri:
- posizione finale assoluta: 148
- posizione finale di categoria MM40: 40
- tempo ufficiale: 01:39:31
- scarto dal primo arrivato: 00:30:15
- media: 5:14
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