mercoledì 12 giugno 2013

2° Trail delle 5 querce Gravina di Puglia - 9 giugno 2013............primo giorno di scuola........ di Gianluca Pedone

Si, primo giorno di scuola, emozioni, timori, aspettative, sensazioni, tutto o quasi, come quando da piccoli esseri umani, ci si apprestava ad affrontare qualcosa di cui sia ha poca contezza, ed inevitabilmente si ha un comprensibile timore. Questo è quello che di sovente mi accade, quando, mio malgrado, o più o meno consapevolmente, devo confrontarmi con qualcosa di nuovo, di cui conosco poco o nulla, di cui magari ho sentito tanto parlare ma della quale non ho compreso sino in fondo il significato, nulla di più comune del così detto timore dell'ignoto. Primo giorno di scuola, primo amore, primo viaggio da solo, primo lavoro, primo giorno di servizio militare, primo giorno assieme a tua moglie, primo figlio, prima maratona, prima gara di trail, sempre lo stesso copione, la mente che vaga, mille pensieri, mille sensazioni, mille paure.
Treil, chi era costui? (cit.), cosa avrà di così esaltante, e sarà davvero così emozionante, mi son chiesto sin da quando, stuzzicato dagli amici Oswo, Bra, Ale, ho deciso di confrontarmi con questo sconosciuto?

Gravina di Puglia, 9 giugno 2013, 2° trail 5 querce. “Sui sentieri variopinti del bosco “Difesa Grande”, che vanta la presenza di 5 varietà di querce (cerro, farneto, fragno, leccio, roverella), si corrono 19 km........”, questo, l'esaltante incipit del volantino propagandistico dell'evento, “questa non te la puoi perdere, altrimenti di cancello dalle amicizie” perentorio il buon Oswo, quando me la propose, ok deciso ci provo, sperimentiamo questo trail, a due passi da casa, occasione imperdibile.
I giorni passano, bitume, ancora bitume, e poi ancora bitume, non sfioro neanche, terra, sassi, erba, nulla di tutto ciò, solo catrame, allenamenti, gare, sempre e solo catrame. Ultima settimana, martedì ripetute, giovedì tempo run, venerdì scarico, sempre e testardamente asfalto, niente altro, mi viene un dubbio, ma forse sto facendo una sciocchezza, non ho la minima preparazione per affrontare tutto ciò, forse avrei dovuto almeno provare qualche chilometro fuori strada, troppo tardi, ormai è fatta non si può tornare indietro, affronta questo sconosciuto e poche storie.
Domenica, sveglia alle 6,00, solito rito, colazione, incontro gli amici, partenza, 40 minuti di strada, nulla di esaltante. Siamo a Gravina, evento molto ben segnalato, ottimo inizio mi dico, pochi minuti e siamo arrivati al punto di ritrovo, stop forzato, siamo in una valle, oltre questo limite auto bandite, si prosegue a piedi o con la navetta.


Alzo lo sguardo, meraviglia....... siamo circondati dai campi di grano, un mare color oro interrotto di tanto in tanto dal rosso vermiglio dei papaveri, a fare da cornice, le colline, maestose, variopinte, dalle curve sinuose, mozzafiato...........sullo sfondo quella più alta, quasi completamente ricoperta dal bosco, imponente, rigoglioso, mille sfumature di verde che ne esaltano la bellezza, uno spettacolo incredibile, è da stolti, avere a due passi tutto ciò, senza rendersene conto. Ok ok, ora puoi richiudere la bocca, riattivare il cervello, ed avviarti a fare quello per il quale sei venuto.
Dopo le inevitabili foto di rito, zaino in spalla ci avviamo verso la navetta che ci accompagnerà per un paio di chilometri fino alla zona di partenza, c'è ancora poca gente, siamo stati tra i primi ad arrivare, un saluto e qualche scambio di battuta mentre, continuo a godermi il panorama, siamo arrivati, si scende. Nella zona di partenza i gonfiabili sono già a loro posto, ben segnalati i punti riservati al ritiro pettorali e pacchi gara, facciamo un giro mentre aspettiamo che arrivi il responsabile della squadra e che ritireri i pettorali per tutti, mi guardo intorno, tanti visi già noti, microscopico il mondo della corsa, tante espressioni, tante smorfie, tante risate, tanti dialetti, tante cadenze, tanti gesti, bello e variegato questo microcosmo, meraviglioso........... resterei ore ad osservare tutto ciò, ma non si può, sono qui per un altro motivo, questo sconosciuto, ricordi?
Bene, Mario chiama il responsabile, sono appena arrivati, ci muoviamo per raggiungerli, faccio appena in tempo a scorgere l'amica di Bra, Alessandra, un fugace saluto e ci si rivede sulla linea di partenza. Pettorale ritirato, ho il numero 9, in genere in numeri bassi si riservano ai favoriti, non in questo caso, hanno rigorosamente rispettato l'ordine alfabetico per squadra. Andiamo nella zona deposito borse, rapido cambio di abbigliamento, molto leggero fa molto caldo oggi, lascio lo zaino, tutto fila liscio, organizzazione eccellente fino ad ora, meglio così. Cominciamo a riscaldarci, non manca molto alla partenza, quest'ultima prevista per le nove, non ci allontaniamo molto, ultimo cambio di “olio”, rigorosamente nel bosco, infrattato tra gli alberi, tra i rovi e gli insetti, che soddisfazione, e quando mi ricapita. Ci siamo, solito assembramento nei pressi della linea di partenza, “indietro, indietroooo” urlano i giudici di gara, consueto rituale, gomito a gomito, tanti odori più o meno gradevoli, io come sempre circondato da maschioni irsuti e panzuti, mai che mi capiti di essere circondato da splendide amazzoni e valchirie, fa niente, ultimo in bocca a lupo ad Alessandra, lei si circondata da splendidi esemplari di maschio, come dargli torto è una gran bella ragazza. Sparo, si parte, pochi metri di bitume e si taglia per il bosco, si procede abbastanza tranquilli, siamo in tanti ed i sentieri sono molto stretti e nessuno ha voglia di farsi male, sono molto concentrato, guardo spesso il terreno, sassi, zolle, solchi sono lì in agguato pronti a punirti se gli ignori, il bosco si infittisce mentre aumenta vertiginosamente la discesa.... tranquillo Glu, tranquillo siamo solo all'inizio, mi sento molto bene, i timori iniziali sono scomparsi, ci provo gusto, l'adrenalina comincia a scorrere nelle vene, sono gasatissimo, adoro farmi sfiorare dai rami degli alberi, sono letteralmente inghiottito dal bosco, uno dopo l'altro infilo i più lenti, mi sto divertendo tantissimo, all'improvviso mi si para davanti una discesa molto ripida e sconnessa, nulla mi spaventa più, saltello che sembro uno stambecco, ricordo ancora il video postato su G+ delle tecniche di discesa, mi è stato utilissimo, decollo letteralmente, calma Glu la strada è ancora lunga, ed i tratti più duri non si sono ancora palesati. Siamo al 5 km primo ristoro, agguanto un bicchiere d'acqua, ho intenzione di bere tanto, non voglio rischiare di disidratarmi, fa davvero caldo. Incominciano le salite, cavolo che pendenze, accorcio il passo, innesto le ridotte e proseguo tranquillo, si esce dalla boscaglia, il sole scotta, mi si ripresenta lo splendido panorama osservato prima a valle,


questa volta molto più vicino però, è stupendo, me lo godo fino in fondo, mi verrebbe voglia di fermarmi ad osservarlo, ma non si può, questo sconosciuto ricordi? Tutto chiaro, torno a concentrarmi, incontro un amico in evidente difficoltà su questo percorso, “come va?” gli chiedo “male” mi risponde “non sono preparato per queste gare”, lo saluto e lo supero, ne incontro un altro, stesso copione, “sono a pezzi, mi sono appena ripreso da un infortunio”, ciao amico mio ci si rivede dopo. I sali-scendi fanno male, in alcuni tratti ti costringono a camminare per quanto sono ripidi, però sto bene, non mi sembra vero, eppure non mi sono mai allenato per questi percorsi, sempre e solo bitume. Secondo ristoro, siamo al decimo km, la fatica comincia a farsi sentire, stringo i denti e vado avanti, altro amico, film già visto, su bitume mi da almeno un paio di minuti, impietosamente lo lascio lì, piccola soddisfazione, si prosegue nella boscaglia, si, un po' di fresco ci vuole, incappo in un compagno di squadra, MM60 non lo conosco bene, ma gli faccio compagnia, e si scambiano quattro chiacchiere, è appassionato di trail ha da qualche mese fatto una eco-maratona in Abruzzo, mi da qualche consiglio e mi dice di andare, si accorge che mi sta rallentando. Terzo ed ultimo ristoro, incrocio una runner, molto forte e bella, era ora, si lagna perché per errore ha bevuto sali invece che acqua, “orribili” mi dice, mi spiace ma non ho più acqua con me da poterle dare, affrontiamo insieme una passerella che supera un piccolo ruscello, siamo circondanti da splendide querce secolari, all'unisono esclamiamo, ma “siamo davvero in Puglia?”, uno scorcio stupendo, lei si pianta un po' io vado per la mia strada, ohi ohi e questa mega salitona da dove sbuca? Faccio appena in tempo a distribuire cinque con la mano qua e la ad un gruppo di piccoli scout, felicissimi e festosissimi, fantastico vederli sorridenti e gioiosi. La salitona è molto dura, raggiungo un altro amico, anche lui in difficoltà, molto bravo, su bitume mi fa vedere la polvere 6/7 minuti almeno, ma oggi è un'altra storia. Percorriamo insieme gli ultimi km facendoci coraggio a vicenda, ultimo km ci siamo ancora un po' di fatica, e questo sconosciuto non avrà più segreti per me, 200 metri all'arrivo, l'amico Emilio mi sprona, “vai dai ne hai ancora, vaiiii” mi fa passare, troppo gentile, ne sono certo mi avrebbe lasciato sul posto, è stato troppo gentile, taglio i traguardo, sento il bip del cronometro, è fatta è fattaaaaaa, sono commosso, ricaccio indietro la lacrimuccia, son felicissimo, anche questa volta è andata, questo sconosciuto, carissimo compagno ora, forse lo è sempre stato senza saperlo.........


Freddi numeri:
  • posizione finale assoluta: 148
  • posizione finale di categoria MM40: 40
  • tempo ufficiale: 01:39:31
  • scarto dal primo arrivato: 00:30:15
  • media: 5:14


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