sabato 15 giugno 2013

Il traguardo


Ci sono momenti nei quali mi ritrovo a guardare i miei oggetti, solitamente inanimati strumenti della mia esistenza, come fossero compagni di chissà quale avventura, muti testimoni del mio smisurato ego e delle sue peripezie.

E' successo quando ho deciso di abbandonare la collezione di Dylan Dog, con le pagine colme di china che mi guardavano tristi, quasi chiedendomi dove fosse finito il mio animo da Peter Pan del Grand Guignol.

E' successo quando ho venduto la chitarra con le buche a "f". L'avevo comprata nel mio delirio consumistico post-Kosovo (altra vita, altre abitudini), ma non ha mai scalfito il ruolo della vecchia chitarra classica che mi accompagnava dal Natale del 1986. Mood for a Day mi veniva bene solo sul primo amore. Quando la vendetti su eBay sembrava ringraziarmi. Qualcuno l'avrebbe fatta vibrare con più calore.

E' successo con la reflex digitale. La vita da papà (ma io preferisco Babbo) è complicata, non c'è mica tempo per riflettere su messa a fuoco, apertura, tempi, profondità di campo. L'unica profondità che la mia reflex rischiava di lasciare, dondolando appesa al collo mentre inseguivo gremlins, era quella del taglio prodotto sulla testa dei bambini a causa di un'oscillazione di troppo.
Guardava altera la "compatta" che l'avrebbe sostituita: "Tzè, non hai un briciolo della mia qualità" sembrava dirle, stizzita.

E' successo con le mie ultime scarpe da corsa. Scarpe se ne cambiano tante, non ci sono grandi empatie da ricordare.

Ma le mie ultime scarpe furono diverse.
Mi accompagnarono nel girotondo del camposcuola e su e giù per le colline nuoresi.
Macinarono chilometri con i lunghissimi, sotto il sole, la pioggia, la neve.
Mi portarono in fondo a due maratone e un tizio, al traguardo di Roma, non sapendo come catalogarle gli affibiò la marca "Altro".

Fanno già parte del passato, persino i tempi dei verbi si sono adeguati per parlare di loro
Altro, le mie Kalenji Comfort Prime, che alla veneranda età di 871,58 km (ma sono calcolati per difetto, ne hanno qualcuno in più), hanno deciso di abbandonare la carriera podistica per intraprendere quella da passeggio. Non prima di un giro in lavatrice, naturalmente.

Ciao amiche, un tributo era d'obbligo. Avete raggiunto il vostro traguardo.


Nessun commento:

Posta un commento