martedì 21 maggio 2013

Trionfi camuffati da batoste

E così venne il giorno.

Siete tutti interessati al racconto della mia CorriNuoro? Avete voglia di scoprire se ho mandato la palla in buca d'angolo? Volete sapere se ho vagato, impazzito e storto per 11.2 km, in cerca di sponde che mi facessero carambolare fino al traguardo?

Avevo fatto dei pronostici, due per la precisione:
1) non mi doppieranno!
2) la chiuderò in meno di 45 minuti.
Sul primo ho indovinato, non ho subito l'onta del doppiaggio, sebbene non abbia notato lo "strapparsi le vesti di dosso" di quelli doppiati da me. Come obbiettivo sportivo forse non era un granché.

Sul secondo - del quale avevo premesso il carattere teorico - c'è poco da raccontare.
E' rimasto tale, rimpiazzato da un onorevole 48'27".

Foto di Massimo Locci - www.amatorinu.it

A dire il vero speravo di andare meglio, ma quando non conosci un percorso e sottovaluti le raccomandazioni di chi ci ha già sbattuto il muso non puoi pretendere granchè.
Le facce stravolte e le chiacchere all'arrivo, anche di gente ben più preparata di me, mi hanno chiarito che non era solo una mia sensazione: la CorriNuoro è davvero una gara tosta.

Ma non solo.

Salite, strappi, ciottolato, lastricato, curve a gomito, gente che cade, vecchiette che ti incitano urlando "Forza Nuoro", idioti che ti irridono dai tavolini di un bar e corridori attempati che - alla faccia della fatica in salita - trovano anche il tempo di rispondergli: "Se mi fermo ti faccio ingoiare sigaretta e birra, coglione".
Ma anche vecchietti che corrono con quel loro passo velocissimo, a prescindere da salite e discese, ragazzini della "non competitiva" che ti sfrecciano accanto e ti chiedi come diavolo facciano ad andare così veloci, Laura e i bambini che mi aspettano in via Roma per battere il cinque ad ogni giro, Lorenzo che si butta in strada agli ultimi 200 metri e, quando ormai sono già sotto il traguardo, guarda la mamma e dice triste "Babbu è andato via",  Laura che mi rinfaccia di essere sempre troppo agonistico.

La CorriNuoro è stata anche tutto questo, ossia tanto sano divertimento, seppur travestito da fatica immane.

Foto di Massimo Locci - www.amatorinu.it

Ma soprattutto è stata per me un traguardo.
Quando neanche un anno fa iniziai a correre tra i pini di Ugolio, in compagnia di Federico (l'imbucato portoghese alla gara), scherzavamo sugli obbiettivi da porci:
"Dai facciamo la maratona di New York!" diceva lui.
"Ohi, prima cerco di fare la CorriNuoro, che spendo meno e non devo viaggiare" gli rispondevo.
E così venne il giorno. 

Foto di Massimo Locci - www.amatorinu.it
La CorriNuoro però è stata anche occasione di vedere all'opera gli organizzatori.
Ho assistito ad una sola riunione, dalla quale ho capito quanta fatica, dedizione e passione ci mettano tutti i componenti degli Amatori Nuoro per organizzare un evento simile.
Anzichè sperticarmi in descrizioni e lodi su tutti i vari particolari organizzativi, vi mostro una foto che è la punta di un iceberg davvero ben riuscito



Alla sinistra si faceva la fila per i panini con fettina, alla destra si faceva la fila per la birra alla spina. Nel mezzo salumi, formaggi, dolci, pane, bibite, etc. Tutto gratis.
Alla fine della gara sorridevano tutti i podisti, anche quelli che - come me - avevano litigato con la dura legge del cronometro.

E dato che ora faccio parte di questo simpatico circolo di corridori, senza aver dato lo straccio di una mano per l'organizzazione pre-gara, vi saluto e vado ad aiutarli a rimettere a posto le transenne che delimitavano il percorso. Oggi si fa palestra all'antica.

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